Il futuro non è scritto: Joe Strummer vive

Avevo 15 anni e Joe Strummer mi cambiò la vita, grazie a lui mi innamorai della musica punk e del rock. Ma era troppo avanti per i miei gusti, in quell'epoca di "iniziazione" musicale di lui apprezzavo i suoi primi dischi, quelli immediati e diretti, che finii per conoscere a memoria.
E mi lasciavano invece freddo i vari Sandinista!, Combat Rock ed anche lo stesso London Calling. Soltanto dopo 11-12 anni di ascolti vari, dopo aver conosciuto altri gruppi, altri generi ed altri mondi capii l'importanza del suo eclettismo, la sua incredibile capacità di assorbire qualsiasi influenza musicale, il genio della sua composizione: Sandinista! potrebbe riassumere da solo tutta la musica degli ultimi 50 anni, e lui nel 1981 fece un riassunto dei 20 precedenti ed un lancio di quelli a venire.

Ora di anni ne ho 33 e Joe non c'è più già da quasi 6 anni. Eppure lo sento ancora vicino, pur non avendolo mai conosciuto, pur non avendo mai visto un suo concerto (e questo resterà il mio più grande rimpianto musicale). Come l'ho sentito tremendamente vicino a Londra, dove ogni angolo della città mi ricordava una sua canzone.
E son convinto che anche fra altri 30 anni, Joe, sarà sempre presente nella mia vita. Con la sua musica, con le sue parole. O semplicemente con il suo modo di concepire la sua musica, che è diventato anche il mio modo di concepirla.

Questo è quanto dovevo alla sua memoria. La notizia è che uscirà il film della sua vita: "Il futuro non è scritto". Ovviamente non posso non andare a vederlo.